Luoghi danteschi a Portico e San Benedetto
Inserito nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, Portico e San Benedetto (FC) comprende tre suggestivi borghi, Portico di Romagna, Bocconi e San Benedetto in Alpe. Il primo ha mantenuto la struttura urbanistica medievale su tre piani distinti: in quello intermedio sfilano alcuni palazzi nobiliari tra cui palazzo Portinari. Tradizione vuole che appartenne a Folco Portinari, padre della Beatrice cantata da Dante, che vi avrebbe soggiornato, incontrando il poeta. Folco Portinari, fondatore dell'Ospedale di Santa Maria Nuova, aveva alcune case che nel corso del Quattrocento vennero trasformate in un vero e proprio palazzo. Nel 1456 venne acquistato da Jacopo Salviati, marito di Lucrezia de' Medici, che lo fece ampliare e rimodernare da un architetto sconosciuto, forse Michelozzo per il progetto iniziale, sviluppato poi da Giuliano da Sangallo. Un secolo dopo il palazzo ebbe poi la sua forma attuale grazie all'operato di Bramante Lazzeri.. Visitabile è la torre, recentemente restaurata, da cui si gode di un suggestivo panorama. Il sommo poeta è legato a questi luoghi anche per la cascata dell’Acquacheta, citata nell’Inferno e raggiungibile con un percorso tra i boschi.
Sempre a Portico è possibile visistare palazzo Traversari, della nobile famiglia Traversari di origine ravennate, rifugiatasi a sull'Appennino per motivi politici: vi nacque il famoso umanista e generale dei monaci Camaldolesi Ambrogio Traversari.
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