Il Museo dell'Arte del Vino a Staffolo
Un paese che si è guadagnato l’appellativo di “Colle del Verdicchio” non poteva non dedicare al vino almeno un museo: Staffolo ne dedica uno, il Museo dell’Arte del Vino.
Tra gli oggetti esposti spiccano un antico torchio in rovere (detto “frisculu”), con basamento in pietra scolpito a mano del 1695, una rana tappatrice in legno del XIX secolo, un singolare imbottigliatore in vetro soffiato a mano, botti, tini e tinozze.
Annessa al museo si trova l'enoteca, dove è possibile acquistare i migliori vini dei produttori locali. Al suo interno durante l'anno si tengono serate a tema sul vino e l'enogastronomia.
La struttura è ospitata all’interno della cinta muraria, che conserva l’aspetto originario e sulla quale spicca il torrione semicircolare detto dell’Albornoz (secolo XIV).
Da visitare anche la chiesa di S. Egidio, con un polittico del XV secolo del Maestro di Staffolo (che risente molto dell’influenza di Gentile da Fabriano) e una predella lignea attribuita alla scuola di Lorenzo Lotto, e la chiesa di S. Francesco costruita nel XIII secolo. Essa conserva un'importante tela dell'urbinate Filippo Bellini raffigurante la Madonna col Bambino tra San Rocco e San Sebastiano. Da ricordare è anche l’organo costruito da Gaetano Callido nel 1769.
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