Un po' di archeologia ad Urbisaglia
Urbs Salvia fu un’antica e grande città del Piceno, colonia e municipio romano. Oggi Urbisaglia è una cittadina dominante la valle del Fiastra, cinta da mura, degna erede di quella lontana e gloriosa città. Segno distintivo della città è la sua imponente rocca, costruita tra il XIII e il XV secolo, con quattro torri e un mastio con merli ghibellini.
Troviamo qui delle importanti testimonianze del passato. Primo tra tutti è sicuramente il Parco Archeologico, che si estende per circa 40 ettari ed è uno dei più rilevanti delle Marche. Il percorso di visita, diviso in sentieri, scende lungo la collina attraverso un tracciato di circa un chilometro e consente di cogliere nella sua interezza la struttura di una tipica città romana.
Cominciando a scendere dalla collina troviamo più in basso il teatro, uno dei più grandi d'Italia e l'unico che conservi consistenti tracce di intonaco dipinto. Costruito nel 23 a.C., sorge addossato al pendio collinare secondo modalità costruttive di derivazione greca.
Ai piedi della collina sorge l'area sacra, costituita da un tempio minore e da un grande tempio (dedicato alla Salus Augusta) circondato da un portico. Qui si possono ancora ammirare pregevoli affreschi con iconografie legate alla propaganda augustea e riquadri con scene di animali intervallate da maschere lunari.
Attraversando l'imponente cinta muraria, alta in alcuni punti fino a cinque metri, si raggiunge l'anfiteatro, risalente all’81 a.C.. Costruito fuori dalle mura, è uno degli anfiteatri romani meglio preservati delle Marche. Esso si conserva per tutto il suo perimetro fino all'altezza del primo ordine di gradini. Di forma ellittica, poteva contenere fino a 5.000 spettatori. Oggi l'anfiteatro ospita, nei mesi di luglio e agosto, un'importante stagione di teatro classico antico.
Il Museo Archeologico, che documenta il territorio di Urbs Salvia e dell'area urbana nel suo complesso, sorge nel cuore del paese, ed ospita diversi reperti che fino ad oggi erano esposti al Museo Archeologico di Ancona. Il percorso di visita si articola su due livelli: una sala è dedicata al criptoportico e al tempio augusteo della dea Salus e un'altra all'anfiteatro e al territorio, con esposizione di oggetti che riguardano la vita domestica romana (monete, anfore, ceramiche), sculture, capitelli, antefisse e statuette.
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