La posizione, sul dorso di un colle (m 417) che guarda il paesaggio della Valdelsa e della Montagnola senese fino alla Maremma, è strategica e panoramica insieme: la prima circostanza spiega la lunga contesa tra senesi, volterrani e fiorentini per il controllo del borgo, e anche la cinta di mura dirute con due porte superstiti (ai Frati verso nord, di Rivellino a sud) e la trecentesca Rocca senese oggi sede del Comune, cui pose forse mano Francesco di Giorgio; la seconda aggiunge scorci e fascino alla visita del paese. Al centro sta la Collegiata, edificata nel 1016 e rimaneggiata nei secoli; ricco d’arte l’interno, col cenotafio di Beltramo Arighieri (inizi ’300) capolavoro gotico di Marco Romano. Nell’attigua canonica, importante edificio del XIV-XV secolo, è ordinato il Museo d’Arte sacra che raccoglie quadri, arredi, oreficerie da varie chiese vicine: tra l’altro una Madonna a fresco di scuola duccesca e una pala di Andrea di Niccolò (1498). Fuori, il borgo è accogliente teatro di vita e cultura, con iniziative appassionate e coinvolgenti: dal Presepe Vivente al Palio di San Isidoro, alla musica e alle feste d’estate. Ancor più fuori, pochi chilometri a sud, a Mensano, altra piccola perla medievale arroccata su una collina, la cinquecentesca chiesa di S. Giovanni Battista propone l’enigma dei suoi capitelli romanici, 14, tutti diversi, di affascinante iconografia.
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