La leggenda narra che i profughi di Locri furono guidati nel luogo dove oggi sorge Gerace da uno sparviero, hiérax in greco, da cui il nome di questo borgo che sorge in posizione dominante con scorci panoramici sia sulla costa sia verso le montagne. Il modo migliore per visitare la località è passeggiare a piedi nei diversi nuclei in cui è divisa (Borgo Maggiore, Piana, Borghetto e centro storico), attraversando le caratteristiche e strette vie, tra le quali poter ammirare una trentina di chiese (e pensare che sotto i normanni Gerace era nota come “città delle 100 chiese”, tante ne erano state costruite!). Tra le tante chiese, spiccano la cattedrale, consacrata nel 1045 e certamente una delle più importanti del Meridione, la chiesa convento di San Francesco d’Assisi dalle purissime linee gotiche (1252), la chiesa greco-ortodossa di San Giovannello XI secolo, e la chiesa di Santa Maria del Mastro, del 1084. Dal 24 al 28 luglio di ogni anno, il paese ospita Il Borgo Incantato, festival internazionale d’arte di strada. Tra le delizie enogastronomiche, tutte legate ad una tradizione contadina, la pasta filata a mano con melanzane mbuttunate, condite con l’olio dell’oliva grossa, prodotto tipico di Gerace, così come il Greco, vino dolce e liquoroso, che veniva offerto sin dai tempi dei Greci con miele e fichi in segno di ospitalità.
La località si distingue per il valore e la varietà degli attrattori storico-culturali e per il contesto naturalistico di pregio (Parco Nazionale dell’Aspromonte), godibile anche dai numerosi punti panoramici. Il centro storico si presenta raccolto, omogeneo e vivace, grazie alla presenza di ristoranti e negozi. Buona è la promozione dei prodotti tipici e artigianali e la numerosità della segnaletica di indicazione per gli attrattori e le strutture ricettive e ristorative.
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