Perinaldo (IM)

Descrizione della località

È Gian Domenico Cassini, l’astronomo del Re Sole, il figlio più illustre del piccolo borgo. L’intensa attività dello scienziato, protagonista anche nel campo della biologia, sono documentate nel museo Gian Domenico Cassini e nell’Osservatorio astronomico comunale, che propone ad appassionati e curiosi incontri a tema e serate di apertura pubblica (www.astroperinaldo.it). Lungo via Cassini, numerosi murales e un sistema solare in scala compongono un interessante museo all’aperto. Su piazza del Municipio affaccia la parrocchiale di S. Nicolò (1495), rifatta in forme barocche nel XVIII secolo, che conserva il bel sovrapporta in ardesia (Agnus Dei) dell’edificio precedente, nonché un paliotto d’altare (Ecce Homo) datato 1465. Spettacolare, lungo la strada per San Romolo, il panorama su Apricale (anch’essa Bandiera arancione del TCI), Bajardo e le verdi montagne circostanti. Una rete di percorsi escursionistici collega Perinaldo con i centri vicini: consigliabile la passeggiata fino ad Apricale, che si raggiunge con circa un’ora e mezza di cammino su mulattiera storica. Nei ristoranti del borgo, è possibile assaggiare i prodotti tipici, come il carciofo di Perinaldo (presidio Slow Food), l’olio extravergine di Oliva Taggiasca e il vino Rossese di Dolceacqua.

Perché Bandiera arancione

La località, su uno splendido crinale tra uliveti e vigneti, si distingue per la varietà e il valore delle risorse storico-culturali e la vivacità del centro storico, in prevalenza pedonale, raccolto e tipico. Buona è la segnaletica per le strutture ricettive e ristorative e la comunicazione di manifestazioni ed eventi che animano la località. Numerosi e ben promossi i prodotti tipici, tra cui il carciofo di Perinaldo (Presidio Slow Food).