Letino (CE)

Descrizione della località

Piccolo borgo montano ricadente all'interno del Parco regionale del Matese, Letino prende il nome dal celeberrimo "fiume dell'oblio" della mitologia greca e romana, il Lete, richiamato anche nel Purgatorio di Dante Alighieri, che immagina di farvi purificare le anime prima di salire in Paradiso, per dimenticare le colpe terrene. Il paese di Letino è raccolto su un lungo sperone di roccia del versante meridionale del Matese, in un contesto paesaggistico incontaminato e in posizione centrale e panoramica tra il lago di Gallo e il lago di Letino. Quest'ultimo bacino è nato dallo sbarramento artificiale del fiume Lete, che si inabissa nel sottosuolo e forma una grotta carsica esplorata dagli speleologi a partire dagli anni '20 del secolo scorso, la Grotta del Cauto, un grande traforo naturale ricco di formazioni stalattitiche e stalagmitiche, che sul lato opposto si apre con uno spettacolare affaccio sulla vallata. Una passeggiata per le stradine del centro storico conduce alla parrocchiale di San Giovanni Battista, con facciata e campanile in pietra, per poi finire sul punto più alto, dominato dal Castello e dal Santuario di Santa Maria del Castello, di forme sette-ottocentesche. Nel paese sopravvive un particolare e originale costume tradizionale femminile, sfoggiato dalle donne in particolare durante le manifestazioni folkloristiche e religiose. Tra i prodotti tipici da degustare sul territorio, la patata di Letino, una varietà montana qui coltivata fin dal 1820, e gli ottimi formaggi del Matese, tra cui il pecorino, la ricotta di pecora, la scamorza e il caciocavallo.

Perché Bandiera arancione

La località si distingue per il contesto naturalistico di pregio e la posizione panoramica, per la presenza di diverse strutture turistiche integrate nel contesto, la buona promozione delle risorse locali, lo stato di manutenzione delle risorse storico-culturali e la percentuale di rifiuti raccolti in maniera differenziata.