Porto fluviale e nodo commerciale d'antica origine, rifondata intorno al Mille e in seguito fortificata, Portobuffolé divenne un centro di smistamento dei traffici tra Venezia e la Germania. I veneziani, che la occuparono nel 1339, vi costruirono uno dei loro fondachi più grandi. Nel 1911 la deviazione del Livenza provocò lo spopolamento dell'abitato, che si è conservato intatto nelle sue forme cinquecentesche. Da via Businello, sulla quale affaccia la duecentesca casa di Gaia da Camino, si entra in piazza Vittorio Emanuele II, dove si allineano i principali edifici pubblici d'età veneta: la Dogana (XIV secolo), il Monte di Pietà (fine del '400), la Loggia comunale (XVI secolo), rifacimento del fondaco gotico, e il Duomo (fine del XV secolo), ricavato da una sinagoga dopo l'espulsione della comunità ebraica. Da porta Friuli (1513), un bel viale alberato conduce al borgo dei Barcaroli, destinato alla quarantena di merci e viandanti, con i resti del quattrocentesco ospedale dei Battuti. Alla fine di giugno (ogni due anni) si svolge la "Portobuffolè, XIII secolo", rievocazione storica medievale, in occasione della quale le vie del centro si riempiono di tavolate di piatti dell'epoca, figuranti e sbandieratori in costume. Da segnalare è pure l'evento della fiera di S.Rosa, a fine agosto, durante la quale è possibile gustare la tipica trippa di S.Rosa accompagnata dai vini locali.
La località si caratterizza per una buona accessibilità e per la mobilità interna, per la numerosità e l'alto livello qualitativo delle strutture ricettive che si inseriscono armonicamente nel centro storico, ben conservato e dall'alta qualità architettonica. Distintivo è anche il valore e il grado di tutela e valorizzazione delle risorse ambientali del territorio.
Sconto 15% sull'ingresso alle mostre d'arte periodiche e DVD di Portobuffolè in omaggio, disponibile presso l'ufficio turistico (previ accordi telefonici).
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