Nella Val di Vara, ai piedi dell’Appennino e alla confluenza del fiume Vara con il Gravegnola, sorge Brugnato, borgo dalla caratteristica forma “a tenaglia” e dall’antica tradizione storica e religiosa.
Si accede al paese dalle medievali porta Sottana e porta Soprana, che incornicia la facciata barocca dell’oratorio San Bernardo. Dedicato originariamente a santa Maria Assunta assunse l'attuale denominazione dalla compagnia dei Disciplinanti che cambiò l’appellativo in onore dell'abate di Chiaravalle. Secondo le fonti storiche la nascita di tale oratorio fu voluta per ospitare i vari pellegrini, già ospitati nell'attiguo ospizio di Sant'Antonio.
Da qui si giunge fino alla piazza centrale dove sorgono la Cattedrale (del XII secolo) e il Palazzo Vescovile.
La struttura della Cattedrale è caratterizzata da un impianto a due navate separate tra loro mediante l'uso di colonne; da queste ultime s'innalzano arcate a tutto sesto.
L'interno, molto sobrio e con pochi elementi decorativi, conserva tracce e reperti scultorei dell'antica chiesa primitiva (che sorgeva su un’antica necropoli paleocristiana), nonché alcuni affreschi tra i quali un “san Colombano benedicente”, risalente al XV secolo.
Il Palazzo Vescovile, adiacente la concattedrale dei Santi Pietro, Lorenzo e Colombano, fu dimora del vescovo della diocesi di Brugnato già dal 1133. La struttura venne più volte rimaneggiata da restauri e ampliamenti. Dal 1820 l'antico palazzo vescovile, proprio in quell'anno restaurato dal cardinale Giuseppe Spina, divenne una dimora per brevi visite e quindi abitato saltuariamente. Il palazzo ospita oggi il locale Museo Diocesano, diviso nella sezione diocesana ed archeologica.
Infine è da ricordare l'"Infiorata", organizzata in occasione della festa del Corpus Domini. Si tratta di chilometrici tappeti di fiori che abbelliscono le vie del centro storico e rendono unica e suggestiva l’atmosfera.
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