Approfondimento

Tra le frazioni di Bene Vagienna con i piccoli reporter arancioni

Tra le frazioni di Bene Vagienna con i piccoli reporter arancioni

Ci sono venute in mente tante cose da dirvi per presentarci: siamo i 37 alunni della classe III, 22 femmine e 15 maschi: siamo una classe di birichini, molto briosi e furbetti. Ci dicono che siamo chiassosi, soprattutto nell’intervallo: giochiamo e ci raccontiamo barzellette bellissime. A volte siamo simili ad un uragano, ma se vogliamo sappiamo anche essere silenziosi.
Ci piace fare i giocherelloni, i monelli, ma amiamo la creatività e il disegno. Ben lo sanno le nostre quattro maestre che ci sopportano da tre anni! Viviamo in uno splendido angolo della provincia di Cuneo e, con grande entusiasmo, siamo andati alla scoperta della nostra città e soprattutto delle sue frazioni, in cui molti di noi vivono: abbiamo imparato un sacco di notizie interessanti e ci sentiamo tanti piccoli campioni!

Le nove frazioni di Bene Vagienna

La nostra città, Bene Vagienna, ha una storia antichissima: era territorio dei liguri bagienni fin quando, nel 4 a.C., fu fondata la romana Augusta Bagiennorum. Il centro storico è ricco di cultura e di arte, ma ben nove frazioni lo attorniano e custodiscono altrettanti tesori. Visitandole, il panorama di cui si può godere è splendido: la pianura, le Langhe e la catena delle Alpi con il Monviso in evidenza. Ultimamente molti agriturismi e bed & breakfast hanno aperto i battenti in questi siti. Fino a una trentina di anni fa ogni frazione aveva la sua scuola; Isola, Gorra e Podio erano dotate anche dell’Asilo infantile e oggi hanno un proprio Parroco. Molti tra noi alunni di terza vivono in frazione: per conoscerle meglio, con il consenso della Dirigente Scolastica e del Comune di Bene Vagienna, abbiamo visitato le nove borgate  usando lo scuolabus. Ecco cosa abbiamo scoperto.

La prima tappa è stata la frazione Gorra: essa sorge sul Beinale, un altopiano ricco di acqua, un tempo ricoperto da una selva infestata da pericolosi briganti. Nel bel santuario dedicato alla Vergine Maria si conserva un pilone miracoloso del 1734; l’immagine della Madonna arriva dal Santuario di Vicoforte.

Ci siamo poi spostati a Isola: siccome essa, nel 1600, era collegata a Bene solo grazie a una passerella sul torrente Mondalavia, in caso di pioggia gli abitanti rimanevano isolati. La chiesa (1616) è dedicata a S. Antonio Abate. 

La terza frazione visitata è stata il Buretto, dove si trova il casello di Fossano  dell’autostrada Torino-Savona: la cappella è dedicata alla Beata Vergine della Mercede. Eccoci a S. Bernardo, la cui chiesa porta il nome del Santo, alla falda meridionale dell’altipiano di Piambosco.

Poco più avanti il Podio: qui dormì Napoleone che si recava a firmare l’armistizio di Cherasco. la Chiesa è dedicata all’Assunta. Al Podio ha sede l’Archea, laboratorio di archeo-didattica, molto frequentato da alunni di tutto il Piemonte.

La tappa più interessante è stata la frazione Roncaglia dove sorgeva l’Augusta Bagiennorum, importante città romana, riportata alla luce, in parte, dagli studiosi Assandria e Vacchetta. L’area è oggi una  Riserva naturale archeologica e sono visibili il teatro, l’anfiteatro, il Tempio di Giove e l’acquedotto.

Alla Pra sorge la chiesa di Santa Croce, già esistente nel 1623, la cui facciata è stata da pochi anni ridipinta. Infine, sempre a bordo del nostro super-pulmino, ci siamo spostati a S. Stefano e S. Luigi.

La chiesa di Santo stefano con un affresco del Santo lapidato, sorge sulla collina a est di Bene Vagienna e la veduta è eccezionale: le vigne della frazione producono ottimo vino.

Infine, sempre a bordo del nostro super-pulmino, ci siamo spostati a S. Stefano e S. Luigi. La chiesa di S. Stefano, con un affresco del Santo lapidato, sorge sulla collina a est di Bene Vagienna e la veduta è eccezionale: le vigne della frazione producono ottimo vino.

A S. Luigi la cappella è dedicata al  Santo Re di Francia: conserva un pilone rivestito di marmi come l’altare. Ottima è l’acqua della fontana della frazione.