Ciao amici, avete progetti per questo weekend? Ah, no!?... Allora vi proponiamo un indimenticabile fine settimana tra le meraviglie della nostra cittadina!
Siamo i ragazzi della quinta B della scuola primaria di Vinci, in provincia di Firenze, proprio nel cuore della Toscana. Il nostro paese è conosciuto perché vi è nato Leonardo da Vinci, famoso in tutto il mondo per la sua arte e le sue invenzioni “geniali”. Vi abbiamo convinti?! Allora che aspettate… mettetevi in moto!
Ecco l’itinerario che vi consigliamo. Partiamo da piazza della Libertà: entrati a Vinci, al semaforo, noterete una chiesetta; sorpassatala, alla vostra sinistra trovate la piazza, detta anche “del cavallo” per la scultura equestre realizzata con il progetto di Leonardo. Imboccata poi via Roma, dopo pochi metri incontrate una rampa di scale che vi conduce in piazza Conti Guidi, recentemente trasformata con le sculture di Mimmo Paladino.
Su di un lato sorge la palazzina Uzielli, dove ha sede una parte del Museo leonardiano; sull’altro la chiesa di S. Croce dove è stato battezzato proprio Leonardo. Si prosegue per via La Pira o via Bonifazio e si giunge davanti al castello dei Conti Guidi, sede del Museo leonardiano. Ma non è ancora finita…
Dopo aver visitato il museo, è il caso di rimettersi in marcia: seguendo le indicazioni si può arrivare alla casa natale di Leonardo, immersa nel verde argenteo degli ulivi.
Vinci si trova ai piedi del Montalbano, un rilievo che si estende fra l’Appennino e l’Arno, a cavallo tra le province di Firenze, Pistoia e Prato.
Fin dai tempi più antichi questo territorio è stato popolato e trasformato dall’uomo, come testimonia il padule di Fucecchio, che ancor oggi è la più grande palude interna italiana.
L’area protetta di Pietramarina (583 m) è uno dei luoghi più belli del Montalbano; per raggiungerlo bisogna lasciare l’auto sulla strada principale che da Vinci porta a Prato, al ristorante, in località San Giusto, e proseguire a piedi lungo il sentiero segnalato da cui si può ammirare uno splendido panorama.
Dopo una mezz’ora di cammino si incontra uno spazio verde e, curvando a sinistra, ci si inoltra in un “corridoio” di alberi, fra cui antichi agrifogli.
All’improvviso ecco una vecchia costruzione: il “casino dei birri”; oltrepassatala si trovano il misterioso “masso del diavolo” e, salendo per una cinquantina di metri, i resti di un insediamento etrusco.
Per saperne qualcosa di più sugli Etruschi, lungo la strada per Prato seguite le indicazioni per Comeana; poco distante dall’abitato si trovano due testimonianze etrusche molto importanti: il "Tumolo dei boschetti" e quello di "Montefortini".
Proseguendo poi per Artimino, all’interno della villa medicea "La Ferdinanda" si visita un piccolo, ma interessante, museo archeologico.
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