Storia e folklore ad Aggius
Il più grande museo etnografico della Sardegna si trova ad Aggius, tipico paese gallurese con solide case in granito, che conserva con cura le sue tradizioni (come ad esempio il canto popolare).
La memoria storica dell’antico borgo e delle sue vicende si possono conoscere visitando il M.E.O.C. (Museo Etnografico “Olivia Carta Cannas”). Il percorso museale comprende la visita a una quindicina di ambienti dedicati alla cultura tradizionale di Aggius e della Gallura.
Una parte è dedicata alla vita familiare e al folklore, con una collezione di abiti da cerimonia, da lavoro e del balletto tipico risalenti all'800. Si prosegue con la ricostruzione della cantina, che offre un percorso didattico delle varie fasi della vinificazione e del magazzino, ambiente in cui si custodivano tutti gli attrezzi necessari per lo svolgimento delle attività agricole. Il percorso museale prosegue con la visita alla cucina tradizionale dello "stazzo" gallurese e alla camera da letto, entrambe arredate con mobili d'epoca e con esposti gli oggetti della vita quotidiana.
Vi è inoltre una mostra permanente del tappeto aggese, con l'illustrazione di tutti i procedimenti per la fabbricazione di quest'ultimo (cardatura della lana, tintura, stesura dell'ordito), ed è possibile osservare le tessitrici all'opera.
Un'altra sezione del museo riguarda gli antichi mestieri, come il falegname, il carpentiere, il fabbro, il vignaiolo, il sugheraio.
L'articolato percorso si chiude con la sala delle teche dove trova spazio l'angolo dedicato al famoso coro di Aggius, ampiamente lodato da Gabriele D'Annunzio in una lettera scritta ad uno dei componenti del coro stesso.
Nei prossimi mesi è inoltre prevista l’apertura di una nuova ala dedicata alle armi antiche e al banditismo.
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