La Giostra del Saracino di Sarteano
Fin dai tempi più remoti l’occasione vera e propria per i giochi e le manifestazioni pubbliche erano le feste religiose e le visite e i passaggi di personalità autorevoli che impegnavano nell’organizzazione dei festeggiamenti tutta la comunità sarteanese, sia i nobili che il popolo. E tra i giochi effettuati durante le feste non poteva mancare quello che a Sarteano oggi è meglio consolidato e documentato: la Giostra del Saracino.
Un'antichissima tradizione
La Giostra del Saracino ha una tradizione antichissima ed è difficile attribuire una data precisa ed inequivocabile alla sua nascita perché, come lo è per altre manifestazioni, affonda le radici nel secolo XIV, prendendo origine dagli antichi e sanguinosi tornei cavallereschi che si trasformarono poi in giochi popolari, fino a costituire un motivo dominante nella struttura operativa di tutta una comunità.
E’ un gioco equestre che rievoca la lotta dei cavalieri contro il predone arabo (il Saracino), che per secoli terrorizzò, con le sue devastanti scorrerie, le popolazioni cristiane.
Nella rappresentazione, il "nemico" è costituito da una tipica statua di legno, a mezzo busto, adattata su un supporto che la rende girevole.
I Cavalieri-Giostratori delle 5 Contrade - San Andrea (Colori rosso e azzurro) – San Bartolomeo (Colori bianco e viola) – San Lorenzo (Colori bianco e rosso) – San Martino (Colori bianco e celeste) – SS Trinità (Colori giallo e viola ) si lanciano al galoppo contro di essa cercando di infilare con l’asta, durante la corsa, un anello del diametro di 6 cm. posto sullo scudo.
....si dia cominciamento alla Giostra...
Il clima della “Giostra" si accende già quando inizia il trasporto della terra in piazza e avviene il montaggio delle tribune; trova il suo momento topico il 15 di agosto con il suggestivo Corteo storico, con i Priori, i Capitani a cavallo, Dame, Cavalieri, Ancelle, Musici, Armigeri, Sbandieratori, Tamburini, Chiarine, il
Carroccio trainato dai buoi, i Giostratori, i Palafrenieri,……….
Segue il saggio di abilità con la bandiera, da parte degli Sbandieratori di ciascuna Contrada; poi la benedizione dei Giostratori e dei cavalli, la lettura del Bando ed infine la fatidica frase……..
"……..e senza porre più mora alcuna si dia cominciamento alla Giostra……."
A questo punto la piazza esplode e i Giostratori uno dopo l'altro si lanciano al galoppo contro il beffardo predone saraceno contendendosi la vittoria a suon di ficcanti stoccate all’anello.
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