Arte e culto a Pitigliano
Pitigliano, paese arrocato su uno sperone di tufo a strapiombo, ospitò in passato una fiorente comunità ebraica, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “piccola Gerusalemme” per il prestigio culturale ed economico raggiunto dai "suoi" ebrei. L'insediamento della comunità ebraica a Pitigliano avvenne dopo la metà del XVI secolo, sotto la protezione dei conti Orsini; si ipotizza che la Sinagoga di Pitigliano sia stata fondata nel 1598 da Iudà, figlio di Scebbetai, proprio perchè stava prendendo consistenza una vera comunità ebraica, originata dalle persecuzioni praticate nel vicino Stato della Chiesa e dai conseguenti esodi forzati. Le poche famiglie presenti verso la metà del '500 divennero due secoli dopo un nucleo di 300 membri, quanti ne contavano Siena e Pisa, e si arrivò a oltre 400 nella seconda metà dell'800.
Nel tempo si determinò e crebbe tra le due comunità molto più che un clima di tolleranza. Nel luglio del 1799 truppe antigiacobine del movimento "Viva Maria", provenienti da Orvieto, tentarono di attaccare e derubare la comunità ebrea di Pitigliano. Ma subito si mise tutto il paese si mobilitò per difendere la "Nazione Ebrea". E anche durante l'Olocausto la gente di Pitigliano rischiò la vita per nascondere e salvare gli ebrei.
L'edificio sacro sorge nella zona anticamente abitata dalla comuntità ebraica di Pitigliano, che si caratterizza per stretti vicoli ed archi molto suggestivi.
L'accesso alla sinagoga avviene attraverso un ampio portale ad arco che conduce ad un piccolo cortile aperto; all'interno del tempio sono collocati arredi che risalgono in larga parte al XVI e XVII secolo.
Nel corso dei secoli, l'edificio religioso è stato restaurato in varie occasioni, nel 1756, nel 1835, quando la facciata è stata arricchita di stucchi rococò, nel 1931 e infine nel 1995, ad opera del Comune di Pitigliano: quest'ultimo restauro ha permesso di recuperare completamente il luogo di culto e di riportarlo agli antichi splendori.
La Sinagoga e il museo attiguo sono visitabili tutti i giorni, escluso il sabato e le festività ebraiche: possono essere anche visitate le testimonianze della vita della comunità come il bagno rituale delle donne (mikvé), la cantina e la macelleria, l’antica tintoria, il forno delle azzime, un Museo di cultura Ebraica e il Cimitero Ebraico.
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